"Sin dall'infanzia ricordo che i primi giorni di
Novembre mi mettevano tristezza. E non era solo per la commemorazione dei
defunti – da piccolo me ne sfuggiva il
vero significato – era proprio il periodo: le prime nebbie, il freddo, l’umidità.
Anche ora che sono adulto provo le stesse
sensazioni negative nella brutta stagione. E con l’andare delle settimane la
situazione peggiora, i colori caldi dell’autunno torinese, lasciano il posto al
grigiore della pioggia e della nebbia e poi al bianco accecante della neve… mi
sembra di vivere in un incubo che incomincia a diradarsi solo nelle prime
giornate di sole a primavera."
Sergio, 48 anni, tecnico informatico.
Sergio, 48 anni, tecnico informatico.
Meteoropatia (dal greco meteora,
fenomeni celesti, e pathos,
sentimento, dolore, sofferenza) è un insieme di disturbi
psichici e fisici, che si verificano quando vi sono determinate condizioni
metereologiche quali l’umidità, la bassa temperatura, la nebbia, la pioggia…
E’
scientificamente provato che ci siano correlazioni significative e misurabili
tra particolari eventi atmosferici e l'insorgenza di malattie organiche, ma
anche che il solo peggioramento del clima a lungo andare determini un’influenza
negativa sull’umore e sul benessere psicologico delle persone predisposte. L'aumento del
numero di ore di sole all’interno di una giornata, ad esempio, riduce in modo
significativo il livello di depressione e ansia misurati con le più diffuse
scale di personalità e aumenta al contrario il punteggio relativo all’ottimismo
e all’efficienza cognitiva.
La metereopatia quindi è riconosciuta a livello medico e
psicologico come una vera e propria malattia senza chiare motivazioni
all'origine del disturbo. Tuttavia, una
delle ipotesi più accreditate, è che
l'arrivo delle perturbazioni atmosferiche, soprattutto del freddo, stimoli
nell'ipofisi una maggiore produzione di ACHT (l’ ”ormone dello stress”), con un
aumento degli stati ansiosi e contemporaneo calo di produzione delle endorfine
(sostanze naturali che inducono benessere).
E’ esperienza comune l’aumento del malumore durante le
giornate uggiose e fredde e una maggiore predisposizione alla positività e alla
serenità nelle belle giornate di sole. Per la maggior parte delle persone si
tratta però solo di tendenze, di predisposizioni passeggere. C’è chi invece è particolarmente
influenzato dai fenomeni climatici, tanto da sentire in modo particolare dell’abbassamento
delle temperature e l’accorciamento delle gornate durante i mesi autunnali e
poi invernali.
Alcune persone tendono a soffrire di un caso particolare di
metereopatia , definita anche “depressione
invernale” perché collegata con il numero minore di ore di luce presenti nella brutta stagione.
Questo tipo di patologia è particolarmente presente nei Paesi del Nord, a causa di
un'anomala produzione di melatonina e di altri neurotrasmettitori, quali la
serotonina, noradrenalina e dopamina.
La serotonina in particolare ha effetti
rilassanti , ma anche depressivi e la sua azione viene potenziata quando è buio.
Le persone che tendono maggiormente a soffrire di
metereopatia sono solitamente persone stressate, stanche e ansiose, è quindi consigliabile
contenere lo stress ed imparare a gestirlo con tecniche yoga, di rilassamento e
di meditazione. Giovano molto anche lunghe passeggiate all’aria aperta e alla
luce solare per riattivare la endorfine, aumentando così il benessere
psico-fisico dell’organismo.
E' innegabile inoltre che la più importante fonte di sollievo e di benessere è l’altro
tipo di calore di cui abbiamo bisogno, il “calore umano”: l’amicizia, l’amore,
il sostegno delle persone care.
E’ importante non farlo mancare quando sopraggiungono i
momenti di tristezza e l’umore nero. Chi ha un familiare, un amico o un compagno
particolarmente sensibile a cambiamenti delle stagioni deve quindi mostrarsi tollerante verso questi periodici
cambiamenti d’umore e moltiplicare i gesti d’affetto e di vicinanza, per
contrastare i difficili momenti di solitudine e di tristezza che la persona sta
vivendo.
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