sabato 15 novembre 2014

La depressione invernale


 "Sin dall'infanzia ricordo che i primi giorni di Novembre mi mettevano tristezza. E non era solo per la commemorazione dei defunti – da piccolo me ne sfuggiva il vero significato – era proprio il periodo: le prime nebbie, il freddo, l’umidità.
Anche ora che sono adulto provo le stesse sensazioni negative nella brutta stagione. E con l’andare delle settimane la situazione peggiora, i colori caldi dell’autunno torinese, lasciano il posto al grigiore della pioggia e della nebbia e poi al bianco accecante della neve… mi sembra di vivere in un incubo che incomincia a diradarsi solo nelle prime giornate di sole a primavera."
Sergio, 48 anni, tecnico informatico.

Meteoropatia (dal greco meteora, fenomeni celesti, e pathos, sentimento, dolore, sofferenza) è  un insieme di disturbi psichici e fisici, che si verificano quando vi sono determinate condizioni metereologiche quali l’umidità, la bassa temperatura, la nebbia, la pioggia
E’ scientificamente provato che ci siano correlazioni significative e misurabili tra particolari eventi atmosferici e l'insorgenza di malattie organiche, ma anche che il solo peggioramento del clima a lungo andare determini un’influenza negativa sull’umore e sul benessere psicologico delle persone predisposte. L'aumento del  numero di ore di sole all’interno di una giornata, ad esempio, riduce in modo significativo il livello di depressione e ansia misurati con le più diffuse scale di personalità e aumenta al contrario il punteggio relativo all’ottimismo e all’efficienza cognitiva.
La metereopatia quindi è riconosciuta a livello medico e psicologico come una vera e propria malattia senza chiare motivazioni all'origine del disturbo.  Tuttavia, una delle ipotesi più accreditate, è che l'arrivo delle perturbazioni atmosferiche, soprattutto del freddo, stimoli nell'ipofisi una maggiore produzione di ACHT (l’ ”ormone dello stress”), con un aumento degli stati ansiosi e contemporaneo calo di produzione delle endorfine (sostanze naturali che inducono benessere).
E’ esperienza comune l’aumento del malumore durante le giornate uggiose e fredde e una maggiore predisposizione alla positività e alla serenità nelle belle giornate di sole. Per la maggior parte delle persone si tratta però solo di tendenze, di predisposizioni passeggere. C’è chi invece è particolarmente influenzato dai fenomeni climatici, tanto da sentire in modo particolare dell’abbassamento delle temperature e l’accorciamento delle gornate durante i mesi autunnali e poi  invernali.
Alcune persone tendono  a soffrire di un caso particolare di metereopatia , definita anche “depressione invernale” perché collegata con il numero minore di ore di luce presenti nella brutta stagione.  
Questo tipo di patologia è particolarmente  presente nei Paesi del Nord, a causa di un'anomala produzione di melatonina e di altri neurotrasmettitori, quali la serotonina, noradrenalina e dopamina.
La serotonina in particolare ha effetti rilassanti , ma anche depressivi e la sua azione viene potenziata quando è buio.
Le persone che tendono maggiormente a soffrire di metereopatia sono solitamente persone stressate, stanche e ansiose, è quindi consigliabile contenere lo stress ed imparare a gestirlo con tecniche yoga, di rilassamento e di meditazione. Giovano molto anche lunghe passeggiate all’aria aperta e alla luce solare per riattivare la endorfine, aumentando così il benessere psico-fisico dell’organismo.
E' innegabile inoltre che la più importante fonte di sollievo e di benessere è l’altro tipo di calore di cui abbiamo bisogno, il “calore umano”: l’amicizia, l’amore, il sostegno delle persone care.
E’ importante non farlo mancare quando sopraggiungono i  momenti  di tristezza e l’umore nero. Chi ha un familiare, un amico o un compagno particolarmente sensibile a cambiamenti delle stagioni deve quindi  mostrarsi tollerante verso questi periodici cambiamenti d’umore e moltiplicare i gesti d’affetto e di vicinanza, per contrastare i difficili momenti di solitudine e di tristezza che la persona sta vivendo.

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